In alcuni luoghi i fiumi sono confini, strade d’acqua, vita, avventura, ma a volte si riprendono il loro spazio e la terra torna palude o lago. Come il fiume ribelle segue il suo corso, così donne e uomini hanno ascoltato il loro sentire anche quando divergeva da quello di chi avevano vicino e di chi comandava. Hanno vinto esitazioni e paure in nome di ideali che quasi non oso nominare: solidarietà, libertà, giustizia. Se il presente è tanto indifferente e violento, non siamo stati abbastanza attenti, penso. Abbandono l’illusione di essere dalla parte giusta e indago le mancanze. Ascolto le storie di chi resiste alla prepotenza, ma anche di chi opprime, a volte senza sapere perché. Ne faccio un racconto in musica per ritrovare domande, coraggio, speranza.