Paesaggi Sonori
Monica Demuru con la collaborazione di Daria Deflorian
Un percorso verso la consapevolezza vocale e compositiva dei partecipanti, per generare insieme dei paesaggi vocali. Lavoreremo sulla produzione di materiali personali e di gruppo, prendendo spunto dalle suggestioni nate dai racconti in fase di prova per il progetto Tre donne, in collaborazione con Daria Deflorian.
Uno studio tra la narrazione lineare e lo sprofondare dentro dettagli che possano aprire echi legati a personali associazioni e ricordi per ampliare l’esplorazione uditiva.
Ogni giornata si aprirà con un training vocale.
Occorrente:
I partecipanti dovranno indossare vestiti estremamente comodi e a strati. Poiché si lavorerà senza scarpe è preferibile indossare dei calzini anche a strati e adatti alla stagione. Acqua, bevande calde, cibo per garantire una breve pausa a metà lavoro.
Dal 6 all’8 maggio
Orario: 10:00 - 14:00
Prezzo: 170€
Modalità di iscrizione: invia una bio e una breve lettera motivazionale a basilicalab@gmail.com entro il 28 aprile 2025
Numero massimo partecipanti: 20
Chi è Monica Demuru?
Attiva sulla scena teatrale come attrice, cantante e autrice, ha sviluppato un percorso di ricerca sulla vocalità tra musicalità pura e attenzione drammaturgica.
Lavora in teatro con Societas Raffaello Sanzio, Massimiliano Civica, Deflorian-Tagliarini, Joris Lacoste-Encyclopedie de la Parole, Muta Imago, Claudio Morganti, Emanuele Valenti e Giorgina Pi. Stabilmente in duo con Cristiano Calcagnile in Blastula.scarnoduo e con Natalio Mangalavite in Madera Balza, con cui realizza operine e concerti drammatici. Ha inoltre al suo attivo i concerti narrativi con Barbara Casini e Gabriele Mirabassi; con Stefano Bollani e Ares Tavolazzi; con Paolo Benvegnù, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti; con Raffaello Pareti e Alessandro Marzi; con Luca Tilli e gli allievi dell’ Accademia Silvio D'Amico. Svolge attività didattica su vocalità e pratica scenica per varie istituzioni e scuole tra cui LʼAccademia Nazionale dʼArte Drammatica “Silvio DʼAmico”, la Bellini factory e la scuola del Mercadante di Napoli. Collabora in qualità di lettrice a Rai Radio3. Nel 2013 vince il Premio “Maria Carta”. Più volte candidata al Premio Ubu come miglior attrice, attualmente in tounèe con “Ex-espoldano gli attori” diretta E. Valenti, Roberto Zucco diretta da Giorgina Pi, Solo una cosa ho avuto nel mondo da Pasolini, Anche noi scettici sulla poesia di Antonella Anedda, Tranne, Sconcerto , Blastula.scarnoduo di Calcagnile-Demuru.
Chi è Daria Deflorian?
Attrice, autrice e regista di spettacoli teatrali.
Come attrice ha lavorato tra gli altri con Nanni Moretti, Stephane Braunschweig, Massimiliano Civica, Lotte Van Den Berg, Lucia Calamaro, Fabrizio Arcuri, Mario Martone, Martha Clarke, Remondi e Caporossi, Fabrizio Crisafulli, Marcello Sambati. Ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice e nel 2013 le è stato assegnato il Premio Hystrio. Dal 2008 al 2021 ha condiviso i progetti con Antonio Tagliarini e con i loro spettacoli, che hanno girato in Italia e in Europa, hanno vinto molti premi: Premio Ubu come miglior testo nel 2014, miglior spettacolo straniero in Canada nel 2015, Premio Riccione per la drammaturgia nel 2019 e Premio Hystrio per la drammaturgia nel 2021. Nel 2020 mettono in scena il testo di Edouard Louis, Chi ha ucciso mio padre (Bompiani 2019) che nel 2021 vince il Premio Ubu al miglior attore under 35 al protagonista, Francesco Alberici. I loro testi sono pubblicati da Titivillus, Cue Press e Sossella editore. Nel 2020 ha collaborato con l’artista visivo Adrian Paci, per il testo per l’opera video Vedo rosso. Con il gruppo di Oceano Indiano Teatro di Roma ha dato vita durante la pandemia a Radio India, che vince il Premio Ubu 2021 come progetto speciale. Nel 2022 firma la drammaturgia e la regia per lo spettacolo finale dell’ultimo anno degli allievi della scuola internazionale di teatro La Manufacture con En finir, da “Changer Method” di Edouard Louis e nel 2023 quella di Elogio della vita a rovescio, prima tappa di un progetto biennale che ha portato, nel 2024, al debutto di La vegetariana, scene dal romanzo di Han Kang, premio Nobel per la Letteratura 2024.