
IL TEATROPOSTAGGIO DA UN MILIONE DI DOLLARI (RASSEGNA PALLAKSCH)
Descrizione
Una performance su Telegram, la prima della storia, forse […] fanno morire dal ridere ma ci portano anche a profonde riflessioni sul ruolo del teatro nella contemporaneità.(Simone Pacini, “Krapp’s Last Post”)
Lo shitposting è la condivisione in una chat o sui social di contenuti volutamente scadenti o fuori contesto, con l'obiettivo di far esplodere qualsiasi possibilità di comunicazione univoca. Strumento principale di questa operazione sono i meme, dunque assemblaggi di immagini, video e testi: una dialettica tra scritto e icona assimilabile a quella tra parola e palco. Ma cosa succede se si utilizza lo shitposting come meteora impazzita, per schiantare i paradigmi attoriali e drammaturgici? Dal 2023 il gruppo di ricerca Teatropostaggio cerca di rispondere a questa domanda, radunando una squadra composta da alcuni dei nomi più interessanti della creazione teatrale contemporanea e del panorama memetico.
Il Teatropostaggio da un milione di dollari è il primo esperimento di questa formazione. La performance si svolge interamente sull’app di messaggistica Telegram, all’interno di una chat in cui il pubblico non può scrivere, ma solo leggere. Qui va in scena un’improbabile riscrittura digitale di Carlo Goldoni, realizzata dalla compagnia via selfie, gif ed emoji. Ma l’operazione si smonta non appena un manipolo di disturbatori irrompe nel gruppo, e lo bombarda di meme creati a partire proprio dalle immagini che gli attori hanno condiviso.
Prende così il via un’esilarante, estenuante degenerazione dei linguaggi. Come scrive Simone Pacini, “il meme infatti deturpa la realtà, offende l’atto artistico, irriverisce la drammaturgia, mette zizzania con uno shitposting che trova il culmine nel momento in cui la chat viene aperta anche agli spettatori, che cominciano a ‘memare’ (e ad essere memati). Il regista si indigna, le attrici delirano, il teatro è minacciato, confuso e sbeffeggiato con violenza.”
La drammaturgia non è fissa, ma segue un canovaccio agile, per permettere al lavoro di restare fedele alla natura dello shitposting. Ad ogni replica i meme e i messaggi scambiati sono improvvisati solo per l’occasione, rendendo ogni appuntamento irripetibile.
Ma in contemporanea all’habitat puramente digitale, il lavoro vive anche in un ambiente fisico,dando luogo ad una configurazione paradossale: gli spettatori in sala si trovano di fronte ad uno spazio vuoto, su cui solo sporadicamente appare qualcuno del cast, puntualmente fagocitato dal delirio in crescendo. Nasce così una comunità di persone che illuminano la penombra della platea con lo schermo dei loro smartphone, e la riempiono con il suono fuori sincrono delle notifiche. Senza temere le possibilità dell’online, e anzi sfruttandole, il teatro si riconferma come il luogo dove condividere lo spazio, il tempo, l’impalpabile.
Date
29 novembre 2025, ore 21:00
Crediti Artistici
ideazione, curatela performativa: Giacomo Lilliù
curatela drammaturgica: Pier Lorenzo Pisano
cast attoriale (in rotazione): Federica Dordei, Lorenzo Guerrieri, Arianna Primavera, Daniele Turconi
cast memetico (in rotazione): Giulio Armeni, Davide Palandri, Piastrelle sexy, Daniele Zinni, Loren Zonardo
produzione: Pallaksch
con il sostegno di Inteatro Residenze, Gruppo della Creta & TeatroBasilica
con il patrocinio del CIRCe (Università di Torino)
ringraziamento speciale: MALTE